Raccolte tra la fine di agosto e l'inizio di settembre
Caratteristiche organolettiche
Colore rosso intenso, bouquet intenso con sentori di frutti maturi, potente, piacevolmente strutturato e con un retrogusto fruttato
Abbinamenti
Primi piatti con ragù di carne, arrosti, carni rosse alla brace, selvaggina e formaggi molto stagionati
Temperatura di servizio
18-20°C
Denominazione
Veneto IGP
Affinamento
36 mesi in barriques di rovere francese, seguiti da 4 anni in botte di rovere di Slavonia
Regione
Veneto
Zona coltivazione
Negrar, Valpolicella
Info cantina
Azienda Agricola Giuseppe Quintarelli è stata fondata da Silvio Quintarelli e successivamente gestita da Giuseppe Quintarelli, conosciuta per i suoi metodi tradizionali di produzione di Recioto e Amarone. Attualmente guidata da Fiorenza, figlia di Giuseppe Quintarelli.
Solfiti
Sì
Bicchiere consigliato
Bicchiere per vini rossi corposi, come un calice ampio a tulipano (Bordeaux).
UVAGGIO: 40% cabernet franc 40% cabernet sauvignon 20% merlot
GRADAZIONE: 16,5%
FORMATO: 0.75 L
PROVENIENZA: Dopo la vendemmia, che avviene tra la fine di agosto e i primi di settembre, le uve, selezionate con cura, vengono portate nel fruttaio e subito messe a riposo in cassette di legno e sui graticci. Visto il periodo ancora caldo, le uve si asciugano perfettamente e rapidamente con un risultato ottimale. Dopo la pigiatura, effettuata alla fine di dicembre, la fermentazione alcolica parte molto lentamente ad opera dei lieviti indigeni dopo circa 20 giorni di macerazione e dura approssimativamente 50 giorni.
LAVORAZIONE: Per l’affinamento di questo vino vengono utilizzate, per 30 mesi, barriques di rovere francese (Limousin, Allier, Tronpais). Per i successivi 30 mesi viene unito in un’unica massa in una botte di rovere di Slavonia di media grandezza. Durante le fasi di maturazione avvengono varie fermentazioni alcoliche.
CARATTERISTICHE: L'azienda si trova sulle prime colline di Negrar a circa 350 mt. slm. Il panorama è caratteristico proprio della Valpolicella con vigneti, uliveti e ciliegi; un'aria quasi d'altri tempi, una ruralità che si stava rischiando di perdere, ma grazie a persone come " El Bepi " si è riusciti a conservare. Il nipote Francesco ha detto che i vini ancora oggi si fanno come li faceva il nonno facendoli affinare e maturare lentamente per otto anni in botti di legno di grandi dimensioni e in bottiglia