Il 2022 è stato un anno caratterizzato da notevoli variazioni climatiche. L’anno è iniziato con inversioni termiche e precipitazioni inferiori alla media; questa siccità è continuata nei mesi successivi. Intorno al 10 aprile è cominciato il germogliamento, mentre la fioritura è stata anticipata. Il 19 maggio, infatti, abbiamo osservato i primi fiori aperti. Durante tutta la primavera si sono registrati pochi millimetri di pioggia. La stagione estiva ha visto continuare questo andamento, con mesi caldi e secchi che hanno causato siccità in alcune zone. In pianura, in particolare, si è fatto ricorso all’irrigazione. Il ciclo della vite però ha continuato il suo corso, con i primi acini invaiati di pinot grigio rilevati già intorno all’11 luglio. Durante i mesi di agosto e soprattutto di settembre c’è stato un aumento delle precipitazioni, che ha reso possibile una maturazione molto buona dell’uva. L’ultimo trimestre dell’anno è stato asciutto, con poche quantità di acqua. La qualità dell’uva è stata buona, con un accumulo di zuccheri superiore alla media, acidità totali e pH in linea con i nostri storici. I vini si presentano rotondi e complessi nei primi anni, con un ottimo potenziale di invecchiamento