"Monteriolo" Chardonnay 2017 - Luigi Coppo

Canelli (AT)

Selezione in vigneto delle uve più sane e mature raccolte a mano in cassette da 20 Kg

Colore giallo paglierino brillante. Al naso: frutta esotica come mango e banana, fresche sensazioni vegetali di peperone verde. In bocca: ottima struttura equilibrata da una vena acida fresca e netta.

Tagliatelle ai funghi porcini, coniglio in padella, pinzimonio di verdure estive.

14°C

Piemonte Chardonnay doc

9 mesi in barriques

Piemonte

La storia dell’azienda Coppo è strettamente collegata a quella del paese in cui essa si trova, Canelli. Nei primi anni del Novecento Piero Coppo, il fondatore della cantina, inizia a produrre lo spumante dolce; successivamente l’azienda passa al figlio Luigi, che introduce nuove tecniche innovative. La cura dei vigneti nei minimi dettagli per ottenere vini eccezionali è sempre stato lo scopo dell’azienda. Oggi l’azienda gestisce 52 ettari di vigneti che si trovano nella zona di Canelli e godono di una perfetta esposizione.

Sì

Solfiti

Per un Chardonnay di questa tipologia è consigliabile un bicchiere a tulipano largo, che favorisca l'espressione degli aromi e consenta un'adeguata ossigenazione del vino.

CANTINA: Luigi Coppo

UVAGGIO: 100% Chardonnay

GRADAZIONE: 13,0%

FORMATO: 0.75 L

PROVENIENZA: L’azienda Coppo si estende su circa 52 ettari di vigneto, suddivisi tra proprietà, affitto e conduzione, il cui nucleo principale è ubicato nel Monferrato, nella zona sud del Piemonte.

VENDEMMIA: selezione in vigneto delle uve più sane e mature raccolte a mano in cassette da 20 Kg

VINIFICAZIONE: pressatura soffice e fermentazione in barrique

MALOLATTICA: parzialmente svolta

 

AFFINAMENTO: in barrique sui lieviti con frequenti batonnages
 

CARATTERISTICHE: Lo Chardonnay, in Piemonte, non è come molti credono un’introduzione moderna. La sua presenza è attestata a partire dalla prima metà dell’Ottocento grazie all’intraprendenza di Filippo Asinari, Conte di san Marzano e Costigliole ed importante figura politica-militare. Al suo rientro dalla Francia, dove aveva collaborato al fianco di Napoleone, portò con sé alcune barbatelle di Chardonnay dalla famosissima vigna di Montrachet per metterle a dimora a Costigliole. La loro presenza sul territorio ancora perdura perché la composizione del nostro suolo e il microclima a loro congeniale ne ha permesso il radicarsi.